Due settimane fa ho toccato il fondo. Lontana dalle mura del nido familiare.
Sono state delle giornate pesanti, dure, interminabili, insopportabili. E se lo dice una come me, che di pesantezza ne ha fatto una seconda pelle, è preoccupante.
Non so cosa mi stesse passando per la testa la prima volta che ho pensato che morire potesse sistemare tutto. Per un istante, la mia famiglia, i miei amici, le persone a me care sono scomparse e sono rimasta io, sola, in un vortice nero di pensieri stagnanti e oscuri. E l'ho pensato, l'ho scritto, l'ho detto ad alta voce, con convinzione: "voglio farla finita".
Questa piccola ma distruttiva consapevolezza mi ha portato al grande salto nel vuoto perché NO, non voglio morire, NO, non voglio che questo buco nero di agonia cancelli il mio piano A, B, C e si converta nell'unica soluzione (nonostante non mi faccia paura).
Il mio fisico ha detto basta. Mi ha dato giusto un assaggio della sofferenza che proverei se il mio spirito si arrendesse per sempre all'ignoto. Lasciare tutto al caso. Far sì che Memoria si dimentichi presto di me.
Ho deciso di chiedere aiuto, questa volta davvero.
Mi sono lasciata alle spalle tutto quello che avevo costruito come una formichina alle prime armi. Ho dovuto farlo e un po' mi pesa il cuore per questo ma so che per ora è l'unica decisione giusta per me.
Sarà forse questo il mio eudaimon?
Da due settimane tutto è cambiato. Ho conosciuto Emmanuela, colei che mi seguirà in questo percorso. Non so se mi terrà per mano o mi spintonerà per farmi reagire ma mi ha dato la sensazione che sentirete presto e spesso parlare di lei. Vedremo se e come forgerà e scaverà dentro questo corpo di granito. La mia psichiatra, perchè questo è, non sa ancora cosa veramente mi ha spinto ad abbandonare tutto. O meglio, a lasciare in pausa una grande parte della mia vita che, una volta acquisito il coraggio, riuscirò a fare mia. Gliene parlerò. Ha bisogno di avere un quadro completo dei cocci di vetro che è il mio essere. Non voglio più mentire. Né a me stessa, né agli altri.
Da due settimane non uso la musica, i libri, le serie come scudo. Ora sono faccia a faccia con la verità.
Sono medicata. Apparentemente calma, svuotata dagli attacchi di panico che mi bucano la cassa toracica. La schiena dritta, le ossa ancora intatte, gli occhi un pochino più spenti, ma perché ora sanno. Devono partire. Devo partire.
Questo è il mio primo round.
Recomendados
Hacete socio de quaderno
Apoyá este proyecto independiente y accedé a beneficios exclusivos.
Empieza a escribir hoy en quaderno
Valoramos la calidad, la autenticidad y la diversidad de voces.


Comentarios
No hay comentarios todavía, sé el primero!
Debes iniciar sesión para comentar
Iniciar sesión